mercoledì 16 febbraio 2011

Licio Gelli si confessa: “Io avevo la P2 e Andreotti era a capo dell’Anello”




GELLI: “IO AVEVO LA P2, ANDREOTTI L’ANELLO” – Hanno un sapore di rivelazioni clamorose le dichiarazioni rilasciate da Licio Gelli in un’intervista al settimanale Oggi. L’ex venerabile infatti conferma per la prima volta, anche se con poche parole, l’esistenza di un’organizzazione sconosciuta ai più, una sorta di servizio segreto parallelo (e clandestino) che aveva al vertice il senatore Giulio Andreotti. “Giulio Andreotti sarebbe stato il vero ‘padrone’ della Loggia P2? Per carità… – dice Gelli - Io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello“. Non aggiunge altro ma si tratta comunque di parole significative, che Andreotti, interpellato da Oggi, preferisce non commentare. Sul settimanale, lo storico Aldo Giannulli spiega che “l’Anello (o, più propriamente, il cosiddetto ‘Noto Servizio’) fu un servizio segreto parallelo e clandestino, scoperto solo di recente nel corso della nuova inchiesta sulla strage di Brescia. Fondato nel 1944 dal generale Roatta per i ‘lavori sporchi‘ che non dovevano coinvolgere direttamente uomini dei servizi, subì diverse trasformazioni, scissioni e nuove entrare, per sciogliersi definitivamente intorno al 1990-91. La storia di questo servizio si incrocia con molte delle vicende più oscure della storia del nostro paese: da piazza Fontana al caso Moro al caso Cirillo”.
In merito alla P2, Gelli non si dichiara pentito, anzi, mostra un certo rimpianto per non essere riuscito a mettere in atto compiutamente i suoi programmi. “La rifarei – dice - Tanto del mio piano di rinascita è stato realizzato e mi sarebbero bastati altri quattro mesi. Solo quattro. E avrei cambiato il sistema politico senza colpo ferire”.
Riguardo alla situazione politica attuale, invece, Gelli stronca il premier Berlusconi. “La sua politica non mi piace. Si è dimostrato un debole, ha paura della minoranza e non fa valere il potere che il popolo gli ha dato. Oggi il Paese è in una fase di stallo. Molto pericolosa. Berlusconi è stato troppo goliardico, avrebbe dovuto dedicare più tempo ad altri incontri, ad altre cene”. Ancora più severo il giudizio su Gianfranco Fini: “È un uomo senza carattere”

Tatiana Della Carità
Direttanews, Febbraio 16, 2011

Nessun commento: