mercoledì 4 marzo 2009
Berlusconi, Gelli e il futuro di Raiset
Gelli: ''Farò causa ai magistrati per riavere i miei 8,5 milioni di dollari in Svizzera''
''Con Andreotti rapporti amichevoli''
Nazisti in fuga, Gelli conferma il ruolo di Genova nel 1948
ll ruolo avuto nel rientro dall’esilio spagnolo del generale Juan Domingo Peron a Buenos Aires nel 1973 e l’influenza della massoneria in Argentina: è il tema chiave di una lunga intervista rilasciata ad Arezzo alla tv locale da Licio Gelli, dopo le dichiarazioni fatte in Italia a KlausCondicio, la trasmissione via web in onda su YouTube.
Oltre a ricordare i suoi contatti con i militari argentini negli anni `70, l’ex ´venerabilè racconta anche sulla consegna, nel 1948, di 200 passaporti falsi che da Buenos Aires arrivarono ai nazisti in fuga dopo la fine della guerra. Gelli ricorda in particolare il ruolo avuto da Alberto Savino, che molti anni dopo fu ministro della Difesa di Isabel Peron: «Savino venne con 200 passaporti falsi a Genova, il punto di riunione di tutti i fascisti oltre che di alcuni dei tedeschi che in quel momento si trovavano in Italia».
Gelli, in sostanza, conferma quanto emerso tra il giugno e l’agosto del 2003 da un’inchiesta del Secolo XIX, ripresa dai media di tutto il mondo.
In merito al rientro da Madrid del generale Peron, Gelli ricorda di aver agevolato tale viaggio, tra l’altro tramite un incontro segreto con il presidente Alejandro Lanusse, nell’ambito di un’operazione segreta denominata `Gianoglio´. L’intervista fa parte di un programma, chiamato `Il gran burattinaio´, trasmesso dall’emittente Canal 13 in due puntate, l’ultima delle quali andrà in onda oggi.
Fonte - Il Secolo XIX, 3 marzo 2009
martedì 17 febbraio 2009
Cuneo: Rotary Club, martedì si parla di Gelli e la P2
Martedì 17 febbraio alle 20, su invito dei Rotary Club di Cuneo e di Mondovì, Aldo A. Mola presenta la sua ultima opera, 'Gelli e la P2 tra cronaca e storia' (Bastogi, pp.580). La vicenda della Loggia Propaganda Massonica n.2 o P2 incise a fondo nella storia d’Italia e nel Cuneese e coinvolse l’allora senatore Adolfo Sarti, esponente di spicco della democrazia cristiana, ministro di Grazia e Giustizia alla pubblicazione della 'lista' dei 'piduisti'. Mola fa luce sulla drammatica vicenda sulla base di documenti. In premessa distingue Massoneria e organizzazioni massoniche nazionali e tra le diverse associazioni massoniche (Grande Oriente, Gran Loggia di Palazzo Vitelleschi, Gran Loggia Regolare, le cui storie sono molto diverse).
Aldo A. Mola (Cuneo, 1943), Medaglia d’Oro per la Cultura dal 1980, è autore della Storia della massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni (Bompiani, 1976, più volte aggiornata e ristampata) e della Storia della monarchia in Italia (Bompiani, 2002). Dopo volumi e saggi sulla storia del Partito d’Azione (con prefazione di Ferruccio Parri, 1967 e 1969), sulla storia del giornalismo e dell’economia italiana, tra altre opere ha pubblicato 'Giolitti: lo statista della Nuova Italia' (Mondadori, 2003, negli Oscar dal 2006); 'Silvio Pellico: carbonaro, cristiano e profeta della nuova Europa' (Bompiani, 2005); 'Giosue Carducci: scrittore, politico, massone' (Bompiani, 2006); 'Declino e crollo della monarchia in Italia. I Savoia dall’Unità al referendum del 2 giugno 1946' (Mondadori, 2006, negli Oscar dal 2008). Direttore del Centro per la storia della Massoneria (dal 1986) e del Centro europeo 'Giovanni Giolitti' per lo studio dello Stato (dal 1998), collaboratore di 'Hiram' e redattore di 'Officinae', condirettore editoriale di 'Il Parlamento italiano: 1861-1992' (Milano, Nuova Cei, voll. 24) e collaboratore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), presiede il comitato scientifico del mensile 'Storia in Rete'.